Direzione artistica:

Antonio Rocca

Laureato e specializzato all’Università degli Studi della Tuscia, dove è stato cultore della materia di Museologia, attualmente è docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Viterbo.

Rocca si è occupato di ermetismo rinascimentale, rivoluzionando gli studi sul Sacro Bosco di Bomarzo, e dei rapporti tra avanguardie politiche e artistiche nel XX secolo. Appassionato di patafisica, ha curato e ideato numerosi festival tra cui il Festival Pasolini, Egidio17 e In Arte Vicino, rassegna di arte contemporanea che ha messo in rete i maggiori giardini d’artisti dell’Italia centrale: Il Giardino dei Tarocchi, Il Giardino di Daniel Spoerri, La Scarzuola di Tomaso Buzzi e Il Giardino di Paolo Portoghesi.

Collabora con La Repubblica e ha diretto la sezione artistica delle Collane di Mind e di Le Scienze: Arte e Follia e Riflessi. L’arte secondo la scienza.
Ha svolto e svolge attività di divulgatore per Rai, Mediaset e Arte.

Comitato scientifico:

Laura Barreca (PhD)

Laura Barreca (PhD) è storica dell’arte e professoressa di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Catania. Dopo la Laurea e il Dottorato di Ricerca in Conservazione dei Beni Culturali alla Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, nel 2009 ha vinto la Fellowship Post-doc all’Italian Academy for Advanced Studies at Columbia University, New York.

Dal 2014 è Direttrice del Museo Civico di Castelbuono (Palermo) dove ha adottato un modello di gestione museale fondato su educazione, partecipazione della comunità, internazionalizzazione, sostenibilità e sulle relazioni con il Mediterraneo attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale, collaborando con musei e istituzioni italiane e straniere. 

Dal 2019 al 2023 è stata Direttrice Scientifica del mudaC |museo delle arti Carrara, di cui ha ideato e curato il progetto scientifico del riallestimento museografico della collezione permanente, realizzando un totale restyling dell’Istituzione museale. Al mudaC ha condotto una programmazione culturale legata alla valorizzazione del patrimonio artistico locale e internazionale, sulla base della Carta di Carrara, redatta nel 2021 con la Fondazione Pistoletto di Biella, in occasione del tavolo nazionale “Creativity Forum Città creative UNESCO”, di cui è stata coordinatrice del tavolo nazionale delle città creative per il Comune di Carrara.



Giorgio Bedoni

Curatore di mostre brillanti, connotate dall’accostamento di autori come Giacometti, Kandinskij, Picasso, Mirò o Kiefer, ad opere di degenti in ospedali psichiatrici, Bedoni è psichiatra, docente a Brera ed è uno dei massimi studiosi dell’Art Brut.



Valerio Bindi

Architetto, docente, autore di fumetti e saggi. Agitatore del festival internazionale di fumetti CRACK!, dai primi 2000 nella fortezza occupata del CSOA Forte Prenestino, dove produce fanzine underground e fumetti con Fortepressa. Gli anni ‘90 li attraversa con i Graforibelli e il gruppo di scenografie e installazioni SCIATTOproduzie. Ha scritto e disegnato per innumerevoli riviste e giornali, oggi scrive su Robinson (la repubblica). Primo saggio “Animazione digitale” (Marenero, 2002). Ultimi libri: “Che cosa sono le nuvole?” (Fortepressa, 2019), “Che cosa è il fumetto” (Carocci, 2021) con Luca Raffaelli, con cui ha curato “La rabbia” (Einaudi Stile Libero, 2016).



Manfredi Brunelli Bonetti

Nato a Milano 1979, fondatore della prima galleria di street art d’Italia avantgarden gallery che intende fornire nuovi strumenti critici e di lettura sul mondo dell’arte urbana nelle molteplici declinazioni legate ad esso, fondendo le metodologie d’analisi dell’arte tradizionale con le nuove istanze ed i nuovi codici promossi dalla cultura underground internazionale.
Lo spazio, inaugurato nel 2007, ospita collettive e personali di tutti quegli artisti nati e radicati nell’ambito dell’arte urbana che si sono distinti per aver delineato percorsi fortemente originali e personali, contribuendo ad apportare nuove idee e nuovo respiro al panorama artistico contemporaneo.
Particolare attenzione viene inoltre rivolta alla creazione di mostre site specific, raccolte di opere esclusive che nascono dall’incontro tra gli artisti, gli spazi della galleria, il suo staff e l’ambiente milanese.



Marcello Carriero

Nato a Viterbo nel 1965, docente di Fenomenologia delle arti contemporanee e Storia dell’arte contemporanea 2, presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo

Ha scritto: Oltre il muro magico, settecittà, Viterbo 2000; Volt. Futurista (Viterbo 1888- Bressanone 1927), settecittà, Viterbo 2006; Iperluogo e altri luoghi, King edizioni, Viterbo 2007; Marco Grimaldi. Habitat, Geko edizioni, Avegno (GE) 2013. Collabora con diverse riviste cartacee e on line come: Arte e Critica, Exibart, Papireto, Almanacco (Kalos Edizioni, Palermo) e si occupa della recensione di libri per la rivista on line Artribune. Ha curato diverse mostre d’arte contemporanea tra cui: Loris Cecchini. Cloudness Palais de Tokio, Paris 2006; La tête dans le nuages, ex Chiesa dei Carmelitani, Viterbo 2009. Attualmente si occupa di estetica delle mutazioni.



Alberto Dambruoso 

Storico dell’arte, professore di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, critico e curatore indipendente d’arte contemporanea, con base a Roma da vent’anni.

Specializzatosi nell’arte italiana degli anni Sessanta, con un particolare interesse verso il gruppo romano della “Scuola di Piazza del Popolo”, Dambruoso ha curato diverse mostre monografiche e collettive degli artisti che hanno dato vita a quel fervido periodo creativo per l’arte italiana del secondo Dopoguerra, in alcune occasioni insieme al Prof. Maurizio Calvesi,  ovvero colui che tra i primi scrisse delle novità linguistiche contenute nelle opere degli artisti della “Scuola” tra i quali Schifano, Festa, Angeli, Tacchi, Lombardo, Fioroni, Ceroli, Pascali e contribuendo in seguito con saggi, testi, inviti a mostre e a Biennali di Venezia, alla loro fortuna critica.



Marco Deseriis

Professore associato presso la Classe di Scienze Politico-Sociali della Scuola Normale Superiore di Pisa (sede di Firenze). La sua ricerca si occupa degli usi artistici, sociali e politici di Internet, concentrandosi su temi quali il media attivismo, la internet art, la soggettività in rete e la democrazia digitale.

Deseriis è autore di Improper Names: Collective Pseudonyms from the Luddites to Anonymous (Nomi impropri. Gli pseudonimi collettivi dai luddisti ad Anonymous) pubblicato dalla University of Minnesota Press nel 2015, e Net.Art: L’arte della Connessione pubblicato dalla Shake edizioni di Milano nel 2008 e co-firmato con Giuseppe Marano.

Prima di approdare alla Normale, Deseriis ha conseguito il dottorato di ricerca alla New York University ed ha detenuto posizioni di insegnamento e di ricerca alla New School di New York e alla Northeastern University di Boston. Il suo prossimo libro, Piattaforme e partecipazione politica, verrà pubblicato da Mondadori Università nell’autunno 2024.



Lucia Pesapane

Laureata in Lettere e Filosofia Lucia Pesapane si specializza come curatrice d’arte contemporanea al Magasin di Grenoble nel 2007. Inizia la sua carriera all’Institut d’Art Contemporain di Lione nel 2008. Tra il 2009 e il 2011 lavora nel dipartimento d’arte contemporanea del Centre Pompidou.

Dal 2017 al 2021 è capo curatore e responsabile della programmazione artistica alla Monnaie de Paris per cui ha curato le mostre Women House, Grayson Perry e Kiki Smith.
Tra le altre mostre curate quella di Niki de Saint Phalle al Grand Palais, Pionnières, femmes artistes dans le Paris des années 20 al Musée du Luxembourg di Parigi. Il suo lavoro volge a promuovere e sostenere le artiste donne.



Elisa Veschini

Elisa Veschini – Dopo numerose esperienze all’estero nel campo dell’art management e della comunicazione internazionale approda nel 2015 nella casa studio di Beverly Pepper tra le colline di Todi e affianca l’artista americana nella realizzazione dei suoi progetti più importanti. Dal 2023 è Presidente della Fondazione Progetti Beverly Pepper

 

Il logo di Arnia33 è un omaggio a Narni e alla sua storia, per tale ragione nella corona si può leggere l’antico nome di Narnia, consapevoli del richiamo esercitato dal romanzo di Lewis.
Una formula esagonale, chimica, che evoca dopamina e benzene, sostanze che nell’mmaginario collettivo rinviano a energia e positività.
L’esagonale è inoltre modulo base per una costruzione collettiva, un atelier condiviso, un’arnia appunto, suggerendo così l’esigenza di fare rete, di essere moltitudine, uniti mantenendo la propria individualità.
In ultimo abbiamo inteso entrare in risonanza con la pianta di una fortezza per rimarcare ancora la relazione col territorio e la Rocca, casa del progetto.

arnia33 c/o
Rocca Albornoz Narni
Via di Feronia 1, Narni (Terni)

ORARI

Da aprile a ottobre
Aperti dalle 10:00 alle 19:00
Chiusi il martedì

Da novembre a marzo
Lunedì e venerdì: 10:00-13:00
Sabato e domenica: 10:00-17:00
Chiuso dal martedì al giovedì